COME UNA VOLTA

Fotografi Artigiani

Ci scattiamo una foto?

“Dai facciamoci una foto e mandiamola ai nostri amici. Postiamola sui social network”.

Dagli albori della fotografia fino agli anni 2000 le realtà sono molto cambiate, sì perché siamo passati da uno studio lento, un’attesa di giorni anche soltanto per vedere il risultato finale fino all’immediatezza di una fotografia scattata con uno smarthphone. Ma quest’uso, anche usurante alcune volte, dei nostri mezzi digitali in primis ha snaturato due concetti principali di fotografia: quello di disegnare con la luce e di assaporare il risultato vivendo il tempo di attesa come un valore aggiunto.

Le tecniche manuali, gli odori di una camera oscura, l’attesa di uno sviluppo, la curiosità di vedere quello che si è scattato non attraverso uno schermo retroilluminato sono tutte realtà ormai nascoste nel tempo ma fortunatamente mai dimenticate.

Andrea, Alessio e Simone fotografi professionisti, esperti in vari campi dal fotogiornalismo, alla ritrattistica, dall’aziendale alla street-photography, hanno deciso di unirsi in un collettivo dal sapore ottocentesco.

Come una volta - fotografi artigiani

UN’OPERA D’ARTE, COME UNA VOLTA

Agli albori della fotografia, nel 1851 circa, esisteva una tecnica chiamata collodio-umido con la quale si realizzavano lastre in ferro o vetro, uniche nel suo genere, delle vere e proprie opere d’arte in quanto non replicabili.

Con questa tecnica sarà possibile vivere un’esperienza unica, come se si tornasse a metà ottocento, nella quale dalla preparazione della posa, la realizzazione della lastra e lo sviluppo, il cliente potrà essere protagonista insieme a loro del proprio ritratto.
I banchi ottici utilizzati dal collettivo “Come una volta” sono stati realizzati dagli stessi fotografi, con una ricerca del dettaglio e dell’unicità fuori dal tempo perché come disse Ellliott Erwittla fotografia è il lavoro dell’anima”.

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